giovedì 3 novembre 2011

Ponte e tutto il resto

E allora ce l'ho fatta, ho consegnato l'ultimo capitolo della tesi, ho finalmente riavuto quelli che avevo già consegnato, praticamente senza dover modificare quasi nulla
VITTORIA!!

Allora per festeggiare io e l'Uomo Straordinario siamo scappati via, andando nel posto che io trovo in assoluto il più rilassante di tutti: la montagna. A parte che per quattro giorni di stacco avevo n. 1 valigia di peso allucinante, n. 1 zaino, n. 1 sacchetto per le scarpe e n. 1 borsa, n. 1 borsa per il computer. A parte i quattro stracci che mi sono portata, più maglioni che altro in realtà, erano tutti libri/mattoni. Considerando che anche mio nonno quando mi ha vista salire le scale con una valigia pesantissima si è messo a ridere in modo quasi sguaiato, posso ben rendere l'idea dei pesi che portavo. 
Avrei voluto scrivere un sacco di cose belle e anche un po' stucchevoli, e uscimmo a riveder le stelle, sul paesaggio, l'amore e la morte. Il desiderio di vivere insieme e l'impossibilità (per ora) di farlo. Avrei voluto descrivere l'amore in una discussione sul domani guardandolo mentre faceva la barba, seduta sullo sgabello dove da piccola appoggiavo i piedi per riuscire a specchiarmi con la nonna vicina. Avrei voluto raccontare di quanto siamo diversi nell'approccio del mondo, avrei voluto descrivere la bellezza di un posto di cui si conosce ogni centimetro e lo stupore davanti ai colori del mondo e della natura. Mi sarebbe piaciuto anche raccontare la dolcezza di uno sguardo davanti a un caffè e il coraggio di fargli leggere la tesi, i bagordi, le notti e i dispetti. E sarebbe stato così banalmente normale, eppure così eccezionale che quasi me ne vergogno.
Un camino e un divano. Ecco tutto.


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