mercoledì 16 novembre 2011

Due mostre in due giorni

Così, siccome io sono anche il mio desiderio di lavoro, allora parliamone, senza velleità di scientificità o sadiochecosa, sono solo pensieri uniti a sensazioni e perché no, anche promozione culturale. 
Quindi iniziamo. 
Mercoledì, aspettando con infinita ansia di andare a ricevimento nel pomeriggio dalla mia relatrice, mi sono presa la mattina per andare a vedere la mostra Brera incontra il museo Puskin, un po' per la mostra un po' per la Pinacoteca (che io adoro e un giorno racconterò anche la guida fatta per la gloria e solo per la gloria che ho tenuto l'anno scorso e da cui ancora non mi sono ripresa scoprendo che no, fare la guida non è il mio mestiere). Comunque, sono stata in pinacoteca, a dare un'ulteriore occhiata a uno dei dipinti per la tesi e a vedere questa mostra. 
è interessante perché si colloca nell'ambito delle iniziative in occasione dell'anno di scambio interculturale tra Italia e Russia che ha portato anche a delle iniziative molto curiose, per esempio, sono stati in Russia i capolavori dell'Accademia Carrara di Bergamo (che sadioquando riaprirà) ma anche a orrende mostre inutili. Ecco quella di Brera ha entrambe le caratteristiche. é una mostra inutile per il luogo in cui è stata fatta, i dipinti si trovano nella sala napoleonica dove sono esposti i Capolavori dell'arte lombarda di fine Quattrocento e inizio Cinquecento (che io AMO con tutta me stessa) e la saletta con la ricostruzione della cappella di San Giuseppe di Bernardino Luini che, tra l'altro, non si possono vedere a causa dell'allestimento; si trovano in una pinacoteca incentrata sull'arte dal Trecento al Settecento, fatta eccezione per il lascito Jesi confluito a Brera nel 2001 che raccoglie opere di tardo Ottocento e inizio Novecento (e c'è quella meravigliosa testa di donna di Medardo Rosso che riscatta tutti gli altri orrori) In un posto del genere una mostra sugli impressionisti, secondo me, non c'entra 'na beata mazza, ma quando è la politica a spingere non ci si deve stupire.
Comunque, la mostra in sé è invece bellissima, stranamente i pezzi sono veramente meravigliosi anche per chi, come me, ha quasi il rigetto per gli impressionisti e post visto tutte le mostre sull'argomento degli ultimi tempi. Pochi dipinti, in un allestimento minimale, pareti grigio scuro e basta, illuminazione ottima, niente problemi di riflessi nonostante i vetri sopra i dipinti. Nessuna crosta, un Van Gogh SPLENDIDO, non i soliti girasoli o autoritratti, no la processione dei carcerati, bellissimo. Unico neo, secondo me, lo spazio per muoversi. C'è da dire che l'accesso è controllato, si hanno 20 minuti per vederla e fanno entrare poche persone alla volta però lo spazio rimane secondo me ancora troppo poco. L'allestimento molto semplice, si complica nella scansione degli spazi, mettendo sporgenze e cambi di piano nei posti secondo me peggiori, impedendo una buona fruizione. Secondo me è da vedere lo stesso anche per approfittarne e fare un giro in Pinacoteca che in questa occasione ha però "perso" Caravaggio che si trova in Russia, ma un giro nella parte di pittura ferrarese e bolognese di quattrocento risarcisce ampiamente il disturbo. Un piccolo appunto: sono anni che frequento la Pinacoteca di Brera, e mercoledì sono finalemnte riuscita a vedere il Bacio di Hayez. 'Na delusione, veramente. piccolo, sacrificato in un angolo, è uno dei pochi che riprodotti è più bello che dal vivo.
Invece giovedì, no giovedì ho finito lo stage, sono disperata, giuro non avrei mai pensato di dirlo ma alla fine mi sono quasi divertita, ho dovuto togliermi la scopa dal culo e rilassarmi ed è stato meglio. 
Concluso il lavoro nel pomeriggio siamo andati alla mostra al Museo Diocesano di Milano a vedere la mostra Oro dai Visconti agli Sforza sull'oreficeria del Quattrocento a Milano. è una mostra difficile, perché l'argomentoè veramente da specialisti, me ne sono accorta perchè a parte la sottoscritta e un altro ragazzo, eravamo un gruppo di settecentisti che si sono annoiati a morte. Io che invece adoro il Quattrocento mi sono divertita come una matta. é una mostra in cui non si capisce nulla, pezzi bellissimi che secondo me ci fanno sentire delle cacchine perché se questi a inizio Quattrocento riuscivano a fare delle cose così tecnicamente stupende noi siamo nani sotto i giganti e non sulle loro spalle. Allestimento -1, oreficeria e reliquiari ad altezza coscia, dall'alto del mio metro e settantacinque ho passato più tempo accucciata che altro. Pezzi messi a caso, divisi per materiali (codici miniati, reliquiari, tarocchi ecc.), rimaneggiamenti nelle cornici non segnalati, datazioni un po' così. Ottime intenzioni ma pessimi risultati. 
Però mi sono innamorata, scusami, Uomo Straordinario ;), ecco io che sono nerd nel profondo dell'anima mi sono fermata su un pezzo che, secondo me, era catalogato male sia nell'ambito sia nella datazione, l'altro quattrocentista si è avvicinato (che faigo!) e si è messo a discutere con me, lui concordava (un punto per la tesista!) e ci siamo messi a chiacchierare, mi ha fatto un sacco di complimenti (lui e anche il mio capo, sono ingrassata di 20 kg per la felicità!). poi io che sono idiota sono partita con il film e già mi immaginavo nel raccontare ai nostri bellissimi figli "si io e papà ci siamo conosciuti a una mostra, stavamo guardando una Pace dalla datazione assurda e concordavamo e lì ci siamo innamorati", cose da film (per nerd, va beh). mi sono sentita una reginetta. Quindi è un'altra mostra da vedere (no, non è vero, non andate).
Quindi wooow.. quando sono arrivata a casa e l'ho raccontato all'Uomo Straordinario lui mi ha guardata con il suo sguardo sornione e mi ha dato un bacio che significava "ma chi vuoi che ti prenda?".
Andate a vedere la prima, la seconda non importa. Però andate.

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