lunedì 21 novembre 2011

Di date e altre cose

Ho appena scoperto quella che molto probabilmente sarà la data: 14 dicembre.
Uhsignur ero così calma e tranquilla fino a un attimo fa, fa niente se non ho ancora finito di impaginare e mettere le immagini, fa niente se sono settimane che apro la tesi, la guardo, mi bullo delle mie trecento (TRECENTO) pagine scritte e poi la chiudo, fa niente se adesso mancano due giorni alla stampa. Sono in alto mare senza sapere il perché. 
Ma siccome tanto sono due settimane che la sera non dormo ho tutto il tempo più tardi per rimediare. Il mio post nasce come bilancio dell'ultimo anno. Un po' perché in prenda al mio non-ho-nulla-da-fare-se-non-scrivere-la-tesi mi sono messa a guardare le fotografie (che per me sono proprio l'ultima spiaggia prima della morte di noia) e ho scoperto che sono stata in molti più posti di quanti non pensassi o non mi ricordassi in questo ultimo anno, un po' perché tendo a dimenticare abbastanza facilmente.
La mia memoria ha bisogno di aiuto, quindi ecco qui cosa ho fatto fino ad ora nel 2011, così un po' in ordine cronologico e un po' in ordine sparso:
- sono stata a Bologna e a Ferrara per festeggiare il nostro settimo anniversario insieme
- sono stata a Firenze con l'università (perché a Storia dell'Arte, alla veneranda età di 23 anni, si va ancora in gita scolastica)
- sono stata a Forlì a vedere la mostra di Melozzo
- sono stata a Modena, Reggio Emilia e Parma con un'amica dove ci siamo ammazzate di storia dell'arte e soprattutto di cibo fantastico
- sono stata a Varallo dove Giovanni Romano (oddio Gianni Romano, io da grande voglio diventare come te) mi ha firmato il suo ultimo libro e io, come una adolescente in piena crisi ormonale davanti alla sua rock star preferita, sono andata in brodo di giuggiole con tanto di gambe ballerine, e invece l'altro che parlava, lui, l'Innominabile, mi ha proprio innervosita
- sono stata a Pavia (più volte) per varie ed eventuali
- sono stata a Barcellona e ho trovato una sorella
- sono stata a Ponte di Legno più volte
- sono stata a Torino
- ho portato l'Uomo Straordinario a Pisogne e Borno (in realtà mi ci ha portato lui in moto, ma è la stessa cosa)
- sono stata all'Isola Bella da sola
- ho ricominciato a scrivere e parlare
- ho visto più mostre bergamasche
- ho scoperto che il cibo giapponese mi fa inorridire (ma anche quello libanese)
- ho fatto la tassista
- ho fatto la pendolare (anche in agosto), un dramma
- sono stata stagista, due volte, e sono sempre stata trattata bene
- ho scritto il mio primo articolo
- ho passato le giornate in archivio
- ho buttato fuori a calci dalla mia vita un amico
- ho trovato un amico - collega- insegnante
- ho pianto, tanto
- ho riso fino a sentirmi male
- mi sono sbronzata
- ho smesso di fumare (ma ogni tanto una me la fumo ancora)
- ho cucinato più volte per gli amici
- ho iniziato a "lavorare" come ricercatrice (ma ancora sto aspettando che mi paghino)
- ho finito gli esami dell'università
- ho scritto una tesi
- ho conosciuto un sacco di persone diverse (e si, ovviamente, me ne sono piaciute gran poche)
- mi sono presa un mega cazziatone dal mio correlatore e ci sono anche rimasta male, anche se poi alla fine mi è servito
- ho fatto sogni assurdi tra cui partorire due bambolotti in una confezione di plastica tipo quelle delle uova di Pasqua
- ho atteso ore davanti a una porta scherzando con chi, con me e come me, divideva lo stesso destino
- mi sono arrabbiata e anche tanto
- ho passato notti insonni
- ho intrattenuto conversazioni surreali con persone immaginarie e non
- ho letto e comprato non so più quanti libri (ma la fiera del libro usato arriva tra un paio di settimane)
- mi sono disperata perché non ci sono più biglietti per la mostra di Leonardo a Londra, ma non credo che andrò a vedere quella torinese.

Così poi, la prossima volta che mi sento inutile come stamattina, ho qualcosa che mi ricorda che è stato un anno pieno e fortunato.


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