venerdì 21 ottobre 2011

terrecotte e divagazioni

Dopo due giorni di convegno dall'avvincente (!) titolo "Terrecotte nel Ducato di Milano. Artisti e cantieri del primo rinascimento" tra Milano e Pavia, posso finalmente affermare che a me i convegni mi annoiano da morire.
Con buona pace sua e anche mia.
Du palle infinite.
Pavia, Certosa, facciata
Che poi dico, abbiamo due giorni di tempo che poi sono uno e mezzo perché c'è anche la visita in Certosa, nessuno le ha mai guardate ste benedette terracotte e quindi siccome il terreno è vergine tutti possono dire quello che vogliono, spiegatemi perché voi avete voluto a tutti i costi mettere 24 interventi.

No dico 24! 

Non se avete presente che cosa voglia dire ascoltare 24 persone diverse che cercano di dire qualcosa di interessante sulle terracotte rinascimentali milanesi, è una rottura, perché a fronte di interventi per cui stracciarsi le vesti perchè sono stati una meraviglia (si si il solito Lui con la sua leonardiana, lei con Brescia, quello di Trento con il Maestro degli Angeli Cantori, i documenti latini letti con uno spiccato accento americano, lovvo) ma altri un calvario tra cui la conclusione sull'inutilità dell'architettura e soprattutto sull'inutilità di lei, alle parole parole parole sugli allestimenti museali per le terracotte passando per l'analisi da trova le differenze, nei putti delle cornici, "oooh.. wow questo ha la camicia che arriva a metà coscia e non alla vita, questo ha il braccio destro sollevato e il sinistro abbassato, questo il contrario".
Pavia, Certosa
MORTE NEL CUORE

Il secondo giorno ho portato anche la mia mamma, che ha anche preso un giorno di ferie per venire con me, poverina, perchè le avevo promesso una visita alla Certosa di Pavia., che a un certo punto si è girata verso di me, all'ennesimo oh!guardate terzo tipo di putto con quel meraviglioso accento americano, dicendo "e cheppalle con 'sti putti", IO LA ADORO Ma soprattutto il secondo giorno ho vissuto un incubo, che per fortuna c'era lei altrimenti avrei dato di matto.
C'è questo tizio in università, un po' matto, noi lo chiamavamo il caso umano paleografico perché lo avevamo incontrato, per la prima volta, al corso di paleografia latina (un corso fighissimo dove si impara a decifrare le scritture antiche, si si si lo so sono un po' caso umano anche io, ma andiamo oltre), che sembrava uno dei quei geni che passa la vita a studiare, un po' autistico, di quelli sempre fuori luogo ma un genio. Invece no. è uno che è solo matto, ma matto molesto, di quelli che parlano in continuazione cambiando accenti, registro ogni tre parole, dando soprannomi a caso e inveendo contro chiunque gli capiti a tiro. E in più, ma scema io, è uno di quelli che fa commenti completamente assurdi (del tipo molesto) alle fotografie e agli stati altrui su fb, che è vero che non l'ha ordinato il dottore di mettere fotografie nè di scrivere su facciaccialibro ma c'è anche un codice sotteso e tacito che ti impone di non essere inopportuno SEMPRE.
Ecco lui ha pranzato con noi. Parliamone, ho cercato di dirottarlo in un primo momento ma ce lo siamo ritrovate appioppate addosso, con la mia mamma che alla fine del pranzo mi ha guardata e mi ha chiesto: "Ma non dovremo mica portarlo noi a casa??".

FANTASTICA

No, ce l'abbiamo fatta a non doverlo portare. Un incubo, ci ha tormentate con il suo disprezzo (condivisibilissimo) per cl, e una serie di considerazioni sulle motivazioni del suo insuccesso con le donne, sei alto un metro e una cicca, piuttosto orrendo e soprattutto sei PESANTE e anche un po' SFIGATO.
Io che tendo a essere un po' rozza e senza tanti complimenti quando uno mi è troppo addosso sono sempre riuscita a tenerlo lontano, ma la mia amica che è sempre molto gentile e sorridente e non ringhia quasi mai è in seria difficoltà di sopravvivenza, adesso ha iniziato a farle un sacco di complimenti così a mozzo, come direbbe lei, cercando di fare il simpaticone e il brillantone. Orrore, veramente, schifezza.

Invece, cambiando argomento completamente, ieri l'altro sono stata alla laurea di quello che è uno dei miei più cari amici e che è stato anche il mio storico compagno di banco del liceo. 5 anni quasi sempre insieme, ha sopportato tutti i miei sbalzi d'umore, mi ha passato gli appunti presi mentre passavo le lezioni a leggere un sacco di romanzi, mi ha spiegato fisica e passato l'inverosimile nei compiti di tedesco e in quelli di latino. Lui è un amico, di quelli per cui ti emozioni quando li vedi tutti tirati in abito e agitati, e che poi abbracci con le mani e il cuore quando trionfante esce con il suo cappello da laureato. Una nuova toga rossa è in arrivo.
B. Luini, Cristo alla colonna. San Maurizio al Monastero Maggiore

Ecco ed è stato toccante perchè non me lo sarei persa per nulla al mondo, mai, perchè lui che è sempre così spigoloso ed evasivo ci ha detto in modo sfuggente che era felice che noi fossimo arrivati per lui e lui soltanto e so che era il suo modo di dirci, per la prima volta in 10 anni, che ci vuole bene. E lo si vedeva, nel suo modo di guardarmi e chiamarmi la "sua solita sciocchina" e nel sorriso che ha fatto anche all'altro compagno storico, il Tedesco. Ecco io un momento così non me lo sarei voluta mai perdere.
E poi è stato carino perché quando era tutto finito e lui è andato via allora il Tedesco mi ha accompagnata a portare la domanda di laurea in università e quindi mi laureo tra poco! E siamo stati in uno dei posti che preferisco, lì vicino all'università: San Maurizio al Monastero Maggiore. Premetto che non sono per nulla credente, ma l'interno è una vera meraviglia, e quindi quando avevo ore libere mi succedeva di imbucarmi lì per tirare un po' il fiato. Che poi lì hai una scelta straordinaria, di chiese e di cose bellissime: Sant'Ambrogio, San Maurizio al Monastero Maggiore, Santa Maria delle Grazie, il Cenacolo, San Lorenzo, il Castello e tutto il resto.Ecco è stata una giornata meravigliosa.


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