venerdì 14 ottobre 2011

Basta nascondersi

Non so se sia perché in questi giorni sono a casa, alle prese con la scrittura della tesi, e non so nemmeno se sia perché fa freddo e passo metà della mia giornata con felpe troppo grandi, attuando quel processo di imbruttimento tipico della nullafacenza, oppure potrebbe essere perché leggo tanto, di tutto, leggo di persone nuove che mi piacciono tanto e che, nel virtuale, raccontano di mondi che mi sembrano così distanti, tra ironia, figli (un sacco!), lavoro, casa, mariti e scampati tali.
Non so che cosa sia, ma sento veramente il profondo bisogno di introspezione e di parlare, di mettere per iscritto i miei pensieri, cosa che mi ha salvata dal fare enormi vaccate un sacco di volte.
Non riesco a capire, ho perso contatto con me stessa talmente tanto tempo fa che non mi ricordo neanche più come si faccia a risvegliarlo. 
Una volta facevo un sacco di bilanci, di solito in occasione del mio compleanno, pensavo a cosa stavo facendo, a quello che avrei potuto e dovuto fare e scrivevo, ho ancora troppe pagine lì che mi ricordano come si cambia e come sia facile perdersi.
Sono stati due anni difficili, ho perso una nonna, che non c'era più da tanto tempo e ne era rimasto solo l'involucro, ma la nonna a cui ero più legata, quella che tornando da scuola ti provava le tabelline e poi ti preparava pane e nutella, quella con cui passare tutto il mese di Agosto in montagna senza volere che finisse mai, quella che mi coccolava, sempre, anche quando sono diventata più grande e nel periodo super sfattona al liceo, con mio padre che si vergognava a camminare di fianco a me, riusciva ancora a starmi vicina e a farmi sentire una vera principessa. La nonna.
E poi la mia mamma, lei che si è ammalata l'anno scorso, di quella parola che nessuno vuole sentire, che ha tenuto in piedi una famiglia nonostante fosse lei quella che ne aveva bisogno più di tutti, lei che è stata un leone con una forza infinita, un esserino di 50 kg che ha sostenuto tutti i pesi che una malattia comporta. e che adesso sta bene, e allora, siccome lei è così, ha deciso di percorrere la strada dell'affido. Che donna. 
E poi le delusioni, perdere il tuo Migliore Amico, il Cugino, quello con cui hai vissuto in simbiosi per anni, che ti ha accompagnato alla maturità e che, durante l'orale, si è proclamato "Sostituto dell'Uomo Straordinario" facendoti quasi morire per trattenere le risate e che poi si imbucava alle tue prime lezioni universitarie, per riuscire a stare un po' insieme e ridere e scherzare, quello con cui riuscivi a parlare di tutto, ma proprio tutto senza alcun tipo di imbarazzo, come se lui fosse per sempre, come se lui fosse sempre stato lì, che ha scelto di andare via, che ha scelto di abbandonarti per arginare le crisi di una balena psicopatica, che ha scelto di non volerti alla sua laurea per il quieto vivere ma ingannandoti fino all'ultimo, niente verità, che avrei capito senza problema ma dicendoti "si si, che bello, sarei molto contento se ci fossi" fino al giorno prima, e poi incrociarlo dopo la sua laurea, bello, bellissimo, come sempre e sentire il gelo nelle vene per l'imbarazzo. E non riuscire a farsene una ragione, perché quando lui ti sorride e si avvicina, il tuo cuore si riempie di quel tipo di calore che solo lui riesce a darti.
La delusione di lui, lo Stronzo, che non riesce neanche ad uscire, perché sommersa da troppo rancore.
Sono stati due anni difficili, in cui mi sono dimenticata di essere circondata da tantissimo Amore, dell'Uomo Straordinario, dei miei, di mia sorella, dei (pochi ma ottimi) amici, annebbiata dal dolore mi sono buttata sullo studio, non un ripiego, sia ben chiaro, amo profondamente quello che faccio, è un sogno che inseguo con costanza tutti i giorni quello di poterci lavorare e vivere con la Storia dell'Arte, anche se per molti è sono un vezzo estetico, un gioco, per me è il Cuore, la Passione, il Sogno di una vita.
Eppure mi sono sentita così sola, così fuori posto, fuori luogo, distante, distratta. Lontana. Queste sono le cose che hanno raffreddato il mio essere esplosiva, chiacchierona, inopportuna, rumorosa. Solo adesso sto rimettendo insieme i pezzi.
Basta nascondersi.

Bronzino, Allegoria (particolare), Londra, National Gallery

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